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Emergenza Sardegna – Torpè

Come molti sanno, Sardegna 2050 ha attivato una raccolta fondi on-line a supporto delle comunità colpite dall’alluvione di lunedi: ci è sembrato il modo più immediato per essere vicino a quei territori, manifestando da subito, nei fatti, la nostra vicinanza e partecipazione e mettendo insieme risorse che potessero fornire un aiuto concreto per la ricostruzione.
Come specificato nel messaggio che descrive l’iniziativa sulla pagina http://www.retedeldono.it/emergenzasardegna abbiamo pensato di rivolgere il nostro sguardo verso la comunità di Torpè, ed in particolare ai suoi bambini. Contando sulla generosità dei soci e di tutti gli amici di Sardegna 2050, abbiamo voluto utilizzare quei fondi per restituire qualcosa ai bimbi di quel paese, per aiutare a ricostruire beni o servizi o infrastrutture rivolte al mondo dell’infanzia.
Torpè è un paese piccolo, che non supera i 3.000 abitanti, che con fatica cerca di mantenersi in vita, di lottare contro lo spopolamento che spesso colpisce la maggior parte dei paesi dell’interno della Sardegna. Per questo motivo, per noi questa raccolta ha un doppio significato: dare un aiuto concreto alla ricostruzione di ciò che l’alluvione ha cancellato, ed evitare che, nel lungo periodo, questo evento possa essere per Torpè un colpo letale, che ne pregiudichi lo sviluppo futuro: i bambini rappresentano il più bell’investimento che una collettività possa fare per se stessa e sono la perfetta sintesi di gioia, speranza, avvenire.
Concretamente, nello spirito innovativo che caratterizza le attività di Sardegna 2050, non ci siamo voluti limitare a raccogliere fondi e trasferirli ad un soggetto terzo, senza avere concrete garanzie che quanto richiesto venisse realizzato. Abbiamo voluto essere invece garanti dei fondi e esecutori dell’iniziativa: appena completata la raccolta, abbiamo chiesto un incontro con il sindaco e con la collettività per decidere insieme, sulla base di quanto disponibile, le iniziative o interventi da attuare.

E’ stato il nostro modo per aiutare Torpè a rialzarsi, per far sentire meno soli i suoi abitanti e, come si fa nelle grandi famiglie, per condividere un dolore e sostenersi nel cammino futuro.
Sul nostro sito e blog www.sardegna2050.it abbiamo dato evidenza di tutti i passaggi, in modo che ogni nostra azione potesse essere nota e condivisa. Inoltre, proprio per rinforzare la garanzia sulla bontà e trasparenza dell’iniziativa, abbiamo deciso di utilizzare per la raccolta la “La Rete del Dono”, una delle piattaforme web più importanti in Italia per il crowdfunding, specializzata nel sostenere progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit (ONP).
Sardegna 2050 è un’organizzazione giovane, con meno di un anno di vita, che ha già dimostrato concretamente di aver sviluppato progetti di grande rilievo sociale e collettivo: saranno poi gli stessi soci, con la loro storia personale e pubblica, a fornire la più ampia garanzia di trasparenza per qualsiasi azione fatta nel nome e per conto di Sardegna 2050.

Gianfranco Fancello

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