È passato quasi un mese dall’incontro di Molentargius.
Alcuni hanno lavorato su contributi programmatici, altri hanno fatto eventi d’animazione della scena politica regionale.
Altri ancora hanno fatto entrambe le cose ed hanno continuato ad andare nei territori per parlare con le persone.
Alcuni passaggi sono sembrati affrettati, alcuni eccessivi, altri con poca organizzazione alle spalle.
Comunque senza una regia complessiva.
Mentre non solo serve è evidente che c’è chi ha le idee più chiare degli altri e non ragiona né per poltrone né per mantenimento di potentati (veri o presunti).
Una volta pronti i vari contenuti programmatici, discussi e battezzati come coalizione (semmai ci sarà questa evenienza in tempi utili), laddove non ci fosse convergenza su chi dovrà poi interpretare politicamente i capisaldi di una nuova visione per la Sardegna … dovremmo fare le primarie? E se già al loro interno i partiti della coalizione non trovassero la quadra? Ci dovrebbero essere le primarie di partito poi primarie di coalizione?
E se così fosse, quale sarebbe la metodologia da utilizzare?
Non penso si dovrebbero esperire come in passato, immaginerei almeno la miglior blockchain per avere primarie certificate, tokenizzando il voto e poi donando il ricavato al candidat* Presidente che uscirà.
Ma c’è tempo? O tale è la situazione per cui ci si stringe su visione e programma attuativo della stessa e, seduti con calma e a viso aperto, si immagina il come comporre una scacchiera nel miglior modo possibile e senza utilizzare il Manuale Cencelli?
In fondo siamo gente di centro sinistra, a noi il lavoro sta a cuore, non penso che nessuno sarà lasciato senza lavoro … perdonate l’ironia …
Non serve neanche che a Roma si scomodino, non abbiamo bisogno.
Serve però, come dice un mio amico pirrese, che al tavolo di coalizione si sieda gente cun pistokku. Linee guida programmatiche e da lì emergono le leadership che servono.
E che nessuno si arroghi diritti di primigenia e moderazione che nessuno gli ha attribuito.
Umilmente suggerendo, Vostro affezionatissimo.
Nicola