Triste è quella realtà in cui c’è acredine nel regalare le cose alla società civile.
Mesto è il modo in cui si cerca di rubare le idee e l’energia con cui si fa volontariato.
Quando l’economia sociale prende le abitudini sbagliate del mercato i pensieri si fanno foschi.
Ma qual è la società che può crescere se prova invidia per il prossimo?
Quale società può progredire se prova a rubare le energie e le idee altrui?
Quali reti posso credere nella fiducia se l’approfittarsi della generosità è regola?
Quale coesione sociale possiamo avere nei territori se l’emersione di fenomeni positivi è vista negativamente come se ombreggiasse l’altrui vacuità?
Se l’unico argomento è parlar male del prossimo e provare ad infangarlo, vuol dire che non si hanno argomenti propri.
Se si mira solo a mettere la propria targa sulla cose, ma queste sono costruite su competenze e fatica altrui, la strada è sbagliata.
Se si insiste su questi comportamenti, beh … #gameover
Signori benpensanti diamoci una regola: al bando chi non si comporta bene non solo a livello deontologico ma anche chi non ha fatto proprio l’abc delle relazioni personali e commerciali.
Non c’è più tempo da perdere con chi ha bisogno di balsamo per il proprio ego.
Qui bisogna fare le cose insieme e subito per contribuire alla crescita complessiva.
Astenersi perditempo e incompetenti.
Non ha senso fare il bagno all’asino per provare a pettinarlo, sprechi solo acqua e sapone.
Manca il tempo per la vita, figurarsi se lo possiamo perdere coi cialtroni.
Buon vento Sardegna mia, sono sempre ai remi 😀
#AVANTITUTTA
Nicola Pirina