Home 9 Opinioni e Interviste 9 Politologi d’avanguardia

Politologi d’avanguardia

Alfonso, il mio macellaio di fiducia, è  un politologo incredibilmente più affidabile di Sartori. Tra un’arista ed un’hamburger, ascolta i mal di pancia della gente e si trasforma in un sondaggista/opinionista che non sbaglia un colpo. Aveva previsto, ad esempio, la debacle del secondo Soru. Facile, direte voi.
Vabbè, ma la sconfitta di Cappellacci? Quella era già molto meno scontata da prevedere.
Più recentemente, è diventato modaiolo: da Soriano della prima ora, ad anti-Soriano militante e poi da iper-Grillino a ipo-grillino in poche settimane. Ora, dopo un innamoramento Renziano flash, ne parla come un fedifrago qualunque.
Un banalissimo italiano medio, direte voi.
Forse.
Oggi, quando gli ho chiesto che cosa avesse capito dell’incontro al vertice tra Pigliaru-Soru, tutto il Sartori che c’è in lui, è salito in cattedra a pontificare.
Intanto fare un incontro venerdì 17, a casa mia porta una sfiga pazzesca”, ha detto, tronfio. “Poi hai notato – ha aggiunto – che i nostri “Capi di Stato” Regionali si parlavano proprio nelle stesse ore dell’incontro Obama-Renzi? Una vera e propria tempesta di cervelli intercontinentale” sghignazzava beffardo, “non vorrei che il peggioramento del clima di domenica fosse dipeso dalle arie che hanno spostato”.

Per alzargli la pressione ho buttato lì, come una granata in trincea, “beh, il tuo amico Soru, vuole mandar via i tecnici, dunque tornano alla ribalta i politici di mestiere; davvero non vedevamo l’ora…” .
E’ partita una inarrestabile scarica di improperi che chiamava in causa tutta la genìa dell’ex-presidente e che sono riuscito ad arginare solo con un esca infallibile alla quale Alfonso non sa resistere: “quà ci vorrebbe Berlinguer”.
Alfonso che è del ’48 e “ha fatto” le Frattocchie, la gloriosa scuola politica del PCI, al ricordo di Enrico – come lo chiama con un misto di confidenza e solennità – ha assunto un tono vescovile: “lo sai che l’ho  conosciuto personalmente. Quello sì, era il solo, l’unico vero politico“.

Per farla breve, esaurita la commozione, il mio Nostradamus della politica ha fatto un’altra previsione (forse) illuminante.
Quelle di Soru sono cannonate preliminari. Un aperitivo tanto per gradire. Il Napoleone di Sanluri ha già pianificato la campagna primaverile. Il bombardamento a tappeto arriverà a seguire e le truppe cammellate di complemento finiranno il lavoro sporco. Pigliaru – che è lui stesso guarda caso un super-mega-tecnico – ha i mesi contati. In autunno capirà di essere diventato un generale senza esercito e se ne farà una ragione. Voteremo a febbraio 2016.”
Ho ragione o no?
Altro che macellaio, questo davvero è Sartori travestito.

 

Adiosu

Lucio

ARTICOLI RECENTI

Attivismo civico: una prospettiva per il cambiamento

Attivismo civico: una prospettiva per il cambiamento

La nostra proposta per riaccendere l’impegno politico e la partecipazione diffusa Negli ultimi anni molte democrazie hanno affrontato una crescente disaffezione politica e una diminuzione dell'impegno da parte dei cittadini. In questo momento storico, viceversa,...

La digitalizzazione della P.A.: uno strumento utile per affrontare la crisi

30 Start-up. Se non è una rivoluzione, poco ci manca

La nascita di un network di micro imprese turistiche che condividono obiettivi, strategie e canali di vendita, cioè fanno sistema in modo intelligente, come fantasticato nelle bibbie del turismo, è una notizia senza precedenti. Senza scomodare Schumpeter, il progetto...

ARGOMENTI

Non c'è ancora contenuto da mostrare.