Cagliari, 1 agosto 2023
Se ci fosse stato il secondo appuntamento del Tavolo di coalizione del centrosinistra
Quale sarebbe stato l’intervento di Sardegna 2050?
Dopo il 7 luglio cosa ci ha chiesto la gente?
Senza nessun effetto epifanico, la gente ci ha chiesto qual è la visione che abbiamo del futuro dell’isola, come si lavora al programma, quali sono i contenuti per attuare la porzione di visione che in un quinquennio è realizzabile e quali sono i criteri di individuazione delle leadership.
Chi sono i migliori interpreti della visione e delle linee attuative.
Dopo questa disastrosa stagione regionale, alla luce della non meglio identificata stagione nazionale, se sbagliamo, i Sardi non ci perdoneranno più.
Avremo chiuso per sempre.
Altro che animare società civile o salire come coalizione sopra il 20% negli anni in cui l’astensionismo è al 60%!!!
Ahinoi abbiamo le condizioni per uscire da una tempesta perfetta: pandemia e sua gestione, tassi alle stelle, trasporti in down, sanità lasciamo perdere, tutti gli indicatori macro e micro sulla Sardegna restituiscono un’immagine impietosa, nessun cenno di sostegno ai migranti … a voi la prosecuzione degli spunti …
Ci sono le condizioni perfette per sviluppare una rivoluzionaria proposta politica di centro sinistra propriamente detta.
Solo noi possiamo sbagliare.
Cosa chiediamo al tavolo?
Unitarietà di contenuti, intenti e visione.
Meno tattica e più strategia.
Basta dichiarazioni di facciata.
Basta fughe in avanti.
Basta mere azioni di comunicazione.
Serve scegliere con convinzione un cambio generazionale.
Attenzione il riferimento non riguarda solo il dato anagrafico né prioritariamente per forza quello, ma il cambio di impostazione.
Qual è il metodo?
Le primarie?
Ma c’è il tempo di organizzarci oppure come scrivevo venerdì us. c’è un’altra strada?
Dobbiamo dimostrare all’opinione pubblica che noi facciamo le cose seriamente.
Serve entusiasmo e passione per risollevare gli umori e la volontà di impegnarsi.
Un programma non può essere elaborato in 36 ore come ho sentito dire, a meno che non sia la solita robaccia che vediamo in giro e deve essere comprensibile ed attuabile: non è periodo di voli pindarici, serve serietà, è il tempo di essere adulti e soprattutto responsabili.
Non è vero che non può più esistere un serio programma di centro sinistra lungimirante.
Non voglio credere che non siamo in grado di trovare un metodo condiviso per attuare un ricambio generazionale nell’individuazione della leadership e della classe dirigente.
Servono figure credibili per portare avanti un programma credibile.
Servono figure credibili per avere una Giunta robusta e una maggioranza in consiglio all’altezza di un lavoro importante da fare nell’arco del primo quinquennio.
Noi siamo a disposizione, basta che le regole siano chiare e che la strategia ci porti a riprenderci la Regione.
Astenersi perditempo e vuoti a perdere.
Al bando i personalismi e i sedicenti salvatori della patria.
Dobbiamo smettere di essere una coalizione autocentrata, che definisce accordi di potere non comprensibili, che non parla né al cuore né alla testa delle persone e che talvolta fa anche l’errore di parlare alla pancia delle stesse come fanno quelli che critichiamo a che vogliamo sostituire, come fa la politichetta che ha portato la fase storica che viviamo.
E mi raccomando, presi gli accordi, chiarito il metodo e la strategia, indicato visione e programma, individuati i migliori interpreti, servirà LEALTÀ E RISPETTO delle persone e degli impegni.
Abbiamo già dimostrato troppe altre volte, come centrosinistra, di essere bravissimi a farci male da soli proprio per questo.
Occorre qualcosa che faccia muovere le bandiere.
Un vento nuovo, fresco e deciso!
Con affetto, un sorriso.
PS
- Non siamo un milione al tavolo, peraltro ci conosciamo Tutt*, con alcuni anche abbastanza bene e da molti anni … è semplice sentirci …
- La sede degli incontri deve essere neutra. Facile, no?
- La moderazione del tavolo, parliamone, nulla a priori …
Nicola Pirina Presidente Sardegna 2050